Un on the road nei dintorni di Bangkok alla scoperta di mercati galleggianti, una città perduta, meravigliose cascate, una ferrovia della morte e tanto altro. Venite con noi e vi stileremo un itinerario di 5 giorni in auto che vi lascerà senza fiato.
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Nei nostri articoli ci piace iniziare con una breve introduzione, che solitamente vuole collocare ciò di cui parleremo, nel contesto preciso in cui si trova.
Questo itinerario nei dintorni di Bangkok, fa parte di un viaggio durato un mese e mezzo (in realtà nel momento della stesura dell’articolo ci troviamo ancora in Thailandia e il viaggio è appena iniziato). Un viaggio che, zaino in spalla, ci porterà alla scoperta di 3 Paesi asiatici: Thailandia, Cambogia e Vietnam. Questo articolo parlerà della primissima tappa di questo nostro on the road.
Un on the road diverso da tutti quelli che abbiamo sperimentato finora. Perché solo questi 5 giorni saranno con un auto a noleggio. Per il resto, ci sposteremo con tutti i mezzi possibili e immaginabili, ovvero, aereo, barca, autobus, treno, motorino, bicicletta, tuk tuk e chissà….magari in corso d’opera uscirà fuori qualche altro veicolo che non avevamo considerato.
LE 5 TAPPE IMPERDIBILE NEI DINTORNI DI BANGKOK
Uscire dal caos della capitale ed inoltrarsi, con la propria auto a noleggio, nei dintorni di Bangkok, dà una profonda sensazione di libertà. Ci si immerge in una natura rigogliosa, di un verde accecante. Si attraversano innumerevoli villaggi dove la vita scorre lenta. Si percepiscono quegli odori tipici dei banchetti che vendono cibo fritto e pesce essiccato. Tutto sa di vita.
Le tappe che secondo noi sono assolutamente da non perdere nei dintorni di Bangkok sono le seguenti:
- Maeklong Railway Market (A)
- Amphawa Floating Market (B)
- Kanchanaburi (C)
- Erawan Waterfalls (D)
- Ayutthaya (E)
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Dove noleggiare l'auto per esplorare i dintorni di Bangkok
Noi abbiamo prenotato l’auto a noleggio qualche mese prima della partenza, praticamente appena acquistato il biglietto aereo. Abbiamo utilizzato la piattaforma Discovercars, mentre la Compagnia con cui abbiamo noleggiato è l’Asap. Il banco si trova proprio alla destra degli arrivi. La ragazza al desktop ci ha accompagnato di persona all’auto. Super gentile e professionale. Costo per 5 giorni di noleggio di una Yaris, € 139,00, compresa di Full Insurance.
PRIMA TAPPA NEI DINTORNI DI BANGKOK: MAEKLONG RAILWAY MARKET
Prima notte nei pressi dell'aeroporto
In realtà, la prima tappa dal nostro arrivo a Bangkok, è stato il pernottamento in un hotel vicino all’aeroporto. Se cercate una sistemazione che include un transfer gratuito da e per l’aeroporto, vi consiglio vivamente The Park Nine Hotel Suvarnabhumi. Se prenotate con largo anticipo, potrete usufruire di questo hotel a 5 stelle, con piscina, colazione e cocktail di benvenuto ( più ovviamente transfer) a soli € 50. Calcolate che il costo del taxi per l’aeroporto (solo andata) è di circa € 10,00.
MAEKLONG RAILWAY MARKET
La mattina del secondo giorno in Thailandia prendiamo lo shuttle gratuito che ci porta di nuovo in aeroporto per prendere la nostra Yaris a noleggio e finalmente si parte in direzione sud ovest. Questi primi 110 km non ci mostreranno ancora i paesaggi che più ci piacciono, perché gran parte della strada sarà nella periferia della capitale.
Arriviamo a destinazione intorno alle 11.00 circa.
La nostra prima tappa è davvero molto particolare. Molti l’avranno vista sui Social. Si tratta del Maeklong Railway Market, un mercato attraversato più volte al giorno, dal passaggio di un treno. Eh si, perché su una parte delle rotaie, ha luogo ogni giorno un mercato di frutta, pesce, souvenir, abiti e altro. La stradina dove si tiene il mercato è molto stretta e i prodotti in vendita sono proprio a ridosso delle rotaie.
Pochi minuti prima dell’arrivo del treno, un’altoparlante ne annuncia il passaggio e i venditori in un’attimo spostano le ceste e ritirano le tende. La strada che prima appariva strettissima, sembra allargarsi per magia. Il fischio del treno rimbomba e i passanti si accalcano a ridosso dei negozietti (dietro la linea rossa, di cui in molti punti ne è rimasto un lieve accenno) con le macchine fotografiche e i cellulari pronti ad immortalare il momento del passaggio.
IL MERCATO NON E' SOLO IL PASSAGGIO DEL TRENO
Il momento del passaggio del treno è sicuramente molto emozionate, e noi lo abbiamo sperimentato per ben 2 volte. Alle h.14.30 (in arrivo alla stazione/capolinea) e alle 15.30 (in partenza).
Ma di questo luogo bisogna assaporare molto altro: i suoi odori e colori, le persone che lo vivono tutti i giorni e che in quegli angusti spazi vendono, mangiano e riposano.
Noi siamo passati più volte in quella stradina sulla ferrovia, e ogni volta trovavamo le stesse persone affaccendate nelle mansioni più svariate. A volte pulivano il pesce che dovevano vendere, oppure mettevano qualcosa sotto i denti per pranzo, o chiacchieravano con la signora del banchetto accanto. Altre volte semplicemente sonnecchiavano all’ombra e al fresco di un ventilatore.
CONSIGLI PER VIVERE AL MEGLIO IL MAEKLONG RAILWAY MARKET
Per assaporare a pieno questo luogo iconico, vi consigliamo di prendere in anticipo informazioni sugli orari esatti del passaggio del treno.
Noi lo abbiamo raggiunto in auto, ma da Bangkok ci si può arrivare in treno, bus, o taxi in un’oretta circa.
Non limitatevi a vedere il passaggio del treno, ma come spiegato nel paragrafo precedente, vivete il mercato.
Allontanatevi un pochino dalla via principale e girovagate per le viuzze limitrofe. Vi imbatterete in tanti banchetti che vendono i classici insetti fritti.
SECONDA TAPPA NEI DINTORNI DI BANGKOK: AMPHAWA FLOATING MARKET
A pochissimi km dal Railway Market, troverete molti Floating Markets. I Floating Markets sono dei mercati galleggianti, dove gli ambulanti vendono i loro prodotti in barchette di legno.
Molti di questi mercati purtroppo sono diventati puramente turistici, come il Damnoen Floating Market, dove ho letto, riescono a spillare ai turisti anche più di 100€ a testa per un giro in barca.
L’Amphawa ha invece recensioni positive. E’ più piccolino e più caratteristico.
Ma ATTENZIONE!!!
Quasi tutti i floating Markets sono aperti solo nel weekend (al massimo anche il venerdì pomeriggio). Tranne appunto il super turistico Damnoen che è attivo tutti i giorni.
Noi non abbiamo calcolato questa cosa prima di organizzare le nostre tappe e quindi abbiamo potuto esplorare l’Amphawa solo la sera del giovedì, con tutte le bancarelle chiuse e nessuna barchetta ( se non le poche con cui si poteva comunque fare il giro del fiume).
L'AMPHAWA DESERTO
Devo dire però che l’Amphawa di sera è stato davvero una bella sorpresa. L’atmosfera al tramonto e con le luci che iniziavano ad accendersi, era surreale. Il mercato era praticamente deserto. Solo qualche ristorante aperto qua e là…qualche micetto e qualche adorabile cagnolino.
Noi volevamo mangiare in uno dei ristoranti sul fiume. In realtà ci stavamo proprio recando lì, quando vediamo un ragazzo lavare teglie e utensili di cucina nel fiume. A quel punto facciamo dietro front e ci spostiamo con l’auto verso il nostro alloggio. Ci fermiamo in un locale molto easy con delle pedane sull’acqua e ordiniamo un piatto di riso col pesce. Devo dire buono e location accattivante.
La sistemazione per la notte è un Boutique hotel, anche se sembrava più un Homestay. Direttamente sul fiume, signora che non parla una parola d’inglese, ma assolutamente gentile. Camera semplice, ma carina e colazione proprio a bordo del corso d’acqua. Ve lo segnalo, perché rapporto qualità prezzo top! Abbiamo pagato la camera con bagno privato e colazione inclusa, solo 26€. Si chiama Oh Amphawa Boutique Hotel.
TERZA TAPPA NEI DINTORNI DI BANGKOK: KANCHANABURI
Kanchanaburi è una grande cittadina a nord ovest di Bangkok. In questa zona si trovano molte attrazioni. Alcune le avevamo preventivate, in altre ci siamo capitati per caso. Iniziamo dalla prima.
Wat Ban Tham o "Tempio del Drago"
Arrivati quasi a Kanchanaburi, notiamo un tempio molto particolare, e decidiamo di fermarci per scoprire di cosa si tratta.
Salendo alcuni gradini, si entra nella bocca di un enorme Drago. Continuando a salire, si esce dal drago e già lì si ha una bellissima vista dall’alto. A questo punto la strada si biforca. Da un lato porta ad un tempio rosso e bianco molto particolare, dall’altro, si entra in un’enorme grotta, al cui interno si ritrova una grande statua del Buddha.
Dopo aver visitato la grotta, facciamo una scala a chiocciola e ci ritroviamo all’aperto, in mezzo alla natura. Iniziamo a salire altri gradini, con non poca fatica visto il gran caldo e l’altissimo tasso di umidità. Io poi non ero proprio abbigliata per fare trekking ( con gonna stretta e ciabatte tipo Birkkenstock).
Dopo innumerevoli gradini, finalmente arriviamo ad una pagoda. Da qui, la vista ripaga ogni fatica. Si può ammirare il fiume e una sconfinata vallata.
Paolo decide di proseguire la salita. Io lo aspetto sotto la pagoda. Al suo ritorno mi racconta quello che mi sono persa. Un altro tempio dorato in cima, e un’altra grotta in cui scendere con una corda, al cui interno erano presenti stalattiti e stalagmiti.
Torniamo indietro e ci fermiamo a pranzo in uno dei tanti banchetti vicini al parcheggio. Pad Thai d’obbligo.
WAR CEMETERY E RAILWAY MUSEUM
Arrivati nella cittadina di Kanchanaburi, ci fermiamo presso il Cimitero di Guerra e visitiamo il museo annesso. Kanchanaburi è famosa per la costruzione della famosa “ferrovia della morte”. Una ferrovia costruita durante la seconda guerra mondiale, per volere dei giapponesi. Per la sua realizzazione sono morti tantissimi prigionieri di guerra.
Nel museo si possono leggere tutte le fasi della costruzione della ferrovia, e le condizioni in cui erano costretti a vivere i prigionieri. Si possono ammirare alcuni oggetti ritrovati o lasciati dai prigionieri e/o dalle loro famiglie.
Proprio di fronte al museo si trova il cimitero di guerra.
La nostra opinione sulla visita del museo (opinione strettamente personale), è che se si ha una buona guida dove leggere la storia della ferrovia, si possono tranquillamente risparmiare i 300 Bath a persona del biglietto d’ingresso. All’interno infatti, a parte gli innumerevoli cartelloni che spiegano la storia della costruzione della ferrovia c’è solo qualche modellino che ricostruisce la struttura dei ponti, qualche manichino che simula la condizione dei prigionieri nei vagoni e nelle infermerie e qualche oggetto appartenente ai prigionieri.
Davvero molto piccolo, alla fine della visita, si esce in una caffetteria dove ti offrono un caffè o un tè.
Secondo noi molto più interessante e ben tenuto il cimitero di guerra (ingresso gratuito).
IL PONTE SUL FIUME KWAI
L’attrazione più famosa di Kanchanaburi è il suo ponte, citato nel titolo del film “Il ponte sul fiume Kwai”. Si deduce quanto sia un’attrazione turistica dal fatto che hanno costruito tutt’intorno un enorme mercato con bancarelle che vendono un pò di tutto, dal cibo, ai cappelli a gioielli e bigiotteria.
Siamo davvero fortunati perché appena arrivati al ponte vediamo passare il treno.
La folla che passeggia sulle rotaie toglie un pò di magia al posto. Noi però ci spingiamo fino alla fine del ponte e lì non c’è quasi nessuno. Riusciamo a goderci il luogo con un pò di tranquillità e a scattare qualche bella foto.
Buona parte del ponte è stata ricostruita, perché crollata sotto i bombardamenti della guerra.
Il nostro alloggio a Kanchanaburi
Arriviamo al nostro Resort tardo pomeriggio. Il tempo di sistemare i bagagli, una doccia e andiamo a cena sul loro ristorante direttamente sul fiume Kwai.
Il Resort è molto bello, immerso nel verde, con camere molto ampie e personale molto gentile.
La colazione top, con molta scelta di cibo local e poca di quello occidentale. La location è davvero mozzafiato. Vi lasciamo il link diretto a questa struttura, perchè secondo noi vale la pena, anche se fuori dal centro città.
QUARTA TAPPA NEI DINTORNI DI BANGKOK:
ERAWAN WATERFALLS
Il nostro terzo giorno in Thailandia sarà all’insegna della natura.
Direzione Erawan National Park, a circa un’oretta di distanza da Kanchanaburi.
La strada per arrivare al parco ci piace tantissimo. Si passa per un’enorme foresta. E per la prima volta, in tutti i nostri viaggi in giro per il mondo, vediamo i segnali di “Pericolo attraversamento elefanti”! Cerco di aguzzare lo sguardo, ma nulla…. nessun avvistamento per noi oggi.
Arriviamo alle cascate di sabato, quindi ci aspettiamo tanta gente. Ma la realtà supera la nostra immaginazione. C’è davvero “troppa” gente per i nostri gusti.
Un parco che ci ha un pò delusi
La cascata si sviluppa su sette livelli. I primi 4 sono molto vicini tra loro e facilmente raggiungibili con un sentiero ben pavimentato. Per raggiungere i livelli 5,6 e 7 bisogna fare un pochino di fatica in più. Immaginiamo che il settimo livello sia il più entusiasmante. E invece una super delusione. Una folla smisurata che cerca di farsi selfie di fronte ad una cascata che per noi non ha nulla di così significativo. Probabilmente la tanta gente ha tolto molta della magia a questo luogo che in sé è comunque meraviglioso.
Dal livello 7 torniamo indietro e ci fermiamo a fare il bagno tra il livello 5 e il 6, nell’unico punto in cui non c’è anima viva e in cui l’acqua è più limpida. In realtà il bagno lo fa solo Paolo. Io provo ad entrare, ma appena un pesciolino mi mordicchia, salto fuori.
QUINTA TAPPA NEI DINTORNI DI BANGKOK:
AYUTTHAYA
Lasciata Kanchanaburi, ci dirigiamo verso est, in direzione Ayutthaya.
Ayutthaya si trova a circa 80 km a nord di Bangkok. Era la capitale del Regno del Siam, nonché un prospero porto di commercio internazionale dal 1350, finché fu rasa al suolo dai birmani nel 1767. Le rovine della città vecchia ora costituiscono il Parco storico di Ayutthaya, sito archeologico che contiene palazzi, templi buddisti, monasteri e statue.
Nel mio immaginario pensavo ad Ayutthaya come ad una grande città. Rimango piacevolmente sorpresa quando invece mi rendo conto che è una cittadina a misura d’uomo. Così affascinante e rilassante da poterci trascorrere più giorni.
Alla scoperta del Parco di Ayutthaya
Avevamo deciso di restare qui 2 giorni, e mai decisione fu più saggia.
Arriviamo di domenica pomeriggio e ci dirigiamo verso il tempio più famoso per il tramonto, il Wat Chaiwatthanaram. Siamo davvero fortunati, perché ci ritroviamo in un’atmosfera surreale. Tantissimi local fanno visita al tempio vestiti in abiti da cerimonia e costumi d’epoca, per scattarsi foto alla luce del calar del sole. Donne, uomini, bambini che girano per il sito con ombrellini e strani copricapi lasciandoci a bocca aperta. Il primo impatto con Ayutthaya è davvero unico.
BIGLIETTO CUMULATIVO PER I TEMPLI
Il parco di Ayutthaya è davvero molto grande. Noi avendo l’auto, non abbiamo avuto problemi, ma se non si ha una macchina a disposizione, consiglio di noleggiare uno scooter o una bicicletta. Altrimenti potete contrattare un prezzo giornaliero con un tuk tuk.
Alcuni siti sono vicini tra di loro e raggiungibili a piedi, mentre qualcuno è più distante. Se volete visitarne almeno 5 la soluzione ideale è acquistare il biglietto cumulativo che comprende 6 templi, 4 sull’isola e 2 fuori. Il costo del biglietto è di 220 Bath (circa 6 euro),mentre acquistando il biglietto singolo paghereste 50 Bath circa per ogni ingresso.
I templi compresi nel biglietto sono:
- Wat Chaiwatthanaram
- Wat Mahathat
- Wat Ratchaburana
- Wat Phra Si Sanphet
- Wat Phra Ram
- Wat Maheyong
NIGHT MARKET DI AYUTTHAYA
Entrambe le sere che abbiamo trascorso nella vecchia capitale del Siam, siamo stati al suo bellissimo night market. Un lungo viale pieno di bancarelle di cibo di ogni genere. Dalla carne al pesce. Frutta e strani dolci. Insetti fritti e pietanze di cui non siamo riusciti individuare l’identità.
Una cosa che abbiamo notato nei giorni trascorsi in Thailandia, è che tutti acquistano pasti pronti presso le innumerevoli bancarelle disseminate ovunque nelle città e nei paesi. E una cosa stranissima per noi occidentali è che molte volte mettono i cibi, anziche nei recipienti di plastica o polistirolo, nei sacchetti di plastica trasparente. Ma non parlo solo di cibo solido, ma anche di zuppe o riso. Io non riuscirei a mangiare una zuppa direttamente da un sacchetto di plastica.
NEI DINTORNI DI BANGKOK
CONCLUSIONI
I 5 giorni trascorsi nei dintorni di Bangkok ci hanno davvero entusiasmato. Abbiamo fatto così tante esperienze diverse tra loro e tutte uniche nel loro genere. Sicuramente possiamo dire che guidare per queste strade non è stato affatto difficile e lo consigliamo a chi ama viaggiare in libertà. Si ha la possibilità di fermarsi quando si vuole.
A noi ad esempio, è capitato di vedere una sorta di chiosco sulla strada, con delle capanne in paglia. Era ora di pranzo. Ci siamo fermati e abbiamo scoperto che cucinavano un pesce alla brace. E’ stata un’esperienza da ricordare. Il pesce ce lo hanno servito praticamente così com’era, senza pulirlo neanche dalle interiora.
Girare in auto ci ha mostrato altre facce della Thailandia, lontane dall’unica realtà di Bangkok. Ed è così che piace a noi. Viaggiare nella cultura di un Paese, visitandone le bellezze, assaggiando i piatti locali e annusando gli odori dei mercati. Osservando le persone al lavoro, o nei momenti di relax, cercando di carpire le diverse usanze e abitudini. Solo così si può crescere e ci si può arricchire. E si può dire di aver vissuto veramente.