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ToggleIn questo articolo troverai i nostri consigli su cosa vedere da Zara a Spalato. Un diario di viaggio che ti porterà in Croazia, per le strade di magnifici borghi in pietra, cittadine più o meno conosciute, piene di carattere e fascino. Ammireremo insieme tramonti e scorci ammalianti. Continua a leggere e ti racconteremo una parte del nostro viaggio di 8 giorni in Croazia.
PREMESSA
Ciò che ti racconteremo in questo articolo è solo una parte del nostro viaggio in Croazia fatto nella primavera di questo anno (2023). Nello specifico si tratta dei giorni 5 e 6 dei nostri 8 giorni in questa magnifica Terra. Può essere quindi preso come spunto per un’idea di un weekend o come una lista di cosa vedere da Zara a Spalato, inserito in un viaggio più lungo. Se vuoi consigli su come organizzare un viaggio low cost in Croazia e consultare il nostro itinerario, dai un’occhiata al nostro articolo “Croazia Low Cost”.
Come negli altri nostri articoli, anche qui non troverai un elenco di località e attrazioni da vedere, ma il diario dei nostri momenti nei vari luoghi che ti faremo scoprire. Le emozioni che gli scorci, i tramonti e gli angoli insoliti ci hanno suscitato durante questo viaggio ricco di sorprese e bellezza inaspettata.
Quindi non partiremo dal Giorno 1, bensì dal giorno 5.
GIORNO 5 - Cosa vedere da Zara a Spalato
5.1 - ZARA
Cosa vedere da Zara a Spalato? Ovvio che la prima città sarà Zara. Pronti a girovagare con noi per le stradine? Si parte.
Abbiamo lasciato l’entroterra, nello specifico il Parco Nazionale dei Laghi di Plivitce (puoi leggere l’articolo completo sul Parco qui) e torniamo verso la costa, direzione Zara.
Su Zara abbiamo aspettative poco chiare perchè avevamo letto diari di viaggio di persone a cui non era piaciuta più di tanto e diari di persone che invece consigliavano di soggiornarci almeno 2/3 giorni.
Arrivati parcheggiamo leggermente defilati dal centro e ci incamminiamo, attraversando quartieri con alte palazzine simili alle nostre case popolari. Entriamo nel centro storico. Iniza a prendere forma la nostra opinione su Zara. Mano a mano che andiamo avanti per le vie del centro ci rendiamo conto che questa città è diversa da quelle viste finora. I palazzi e le case all’interno delle mura non sono così caratteristici. Sì, qua e là c’è qualche abitazione in pietra, ma molte sono case con poca o nessuna personalità.
Area Storica
Arriviamo presso la parte probabilmente più caratteristica, ovvero le rovine romane e veneziane. Se si è interessati di storia e storia dell’arte si possono ammirare lungo le mura della città numerose porte veneziane. Inoltre intorno al foro di epoca romana si trova il convento di Santa Maria dell’XI secolo, con opere d’arte religiose che risalgono all’VIII secolo e poi la grande cattedrale del XII secolo di Sant’Anastasia, oltre alla chiesa pre-romanica del IX secolo di San Donato, dalla forma rotonda. Non essendo noi grandi appassionati di storia, non spendiamo molto tempo nei pressi di questi monumenti, e ci dirigiamo verso la parte più peculiare della città ovvero l’Organo Marino.
Organo Marino
L’Organo Marino è un’opera d’arte architettonica e musicale situata a Zara, aperta al pubblico dal 15 aprile 2005. Realizzato su progetto dell’architetto Nikola Bašić, si trova sull’angolo nord-occidentale della banchina che circonda il centro storico. Si tratta di un organo, strutturalmente simile ad una scala digradante verso il mare, formato da 35 canne d’organo di diversa inclinazione, forma e lunghezza. Grazie al moto ondoso dell’acqua marina queste canne producono suoni continuamente diversi modulati secondo sette accordi e cinque tonalità.
Ci sediamo qualche minuto sui gradoni ascoltando la melodia creata dal mare in quegli istanti. La melodia che stiamo ascoltando noi in questo preciso momento è unica e mai nessun altro ascolterà questa stessa melodia, perche le onde e l’impeto del mare non potranno mai essere identici a quelli che stanno creando il suono che stiamo ascoltando noi ora.
Saluto al Sole
Poco più in là, proprio accanto ad una mega nave da crociera attraccata al porto, diamo un’occhiata al Saluto al Sole, un’altra meravigliosa creazione di Nikola Bašić. È un cerchio di 22 m di diametro intagliato nella pavimentazione, dove sono stati inseriti 300 pannelli di vetro multistrato sotto i quali si trovano moduli solari fotovoltaici che durante il giorno immagazzinano l’energia del sole per trasformarla in elettricità e distribuirla nella rete elettrica cittadina – la quantità è sufficiente ad alimentare l’intero sistema di illuminazione del lungomare. Dal tramonto all’alba si crea un bellissimo gioco di luci che simula il moto del sistema solare al ritmo delle onde e del suono dell’Organo Marino. Purtroppo non possiamo ammirare questo gioco di luci perchè decidiamo di riprendere l’auto e lasciare Zara, che a dirla tutta non ci ha proprio entusuasmato. Quindi una pizza al volo e si parte verso Sebenico.
5.2 - SEBENICO
L’alloggio di Sebenico è l’unico che abbiamo prenotato su Booking (tutti gli altri li avevamo trovati su Booking, e poi eravamo riusciti a contattarli personalmente e a prenotare senza passare per la piattaforma, avendo sempre un pò di sconto).Questa sistemazione è la piu piccolina (circa 25mtq). Ma in così poco spazio sono riusciti a farci entrare tutto, compreso cucina con forno e lavastoviglie e bagno con lavatrice.
Per andare in centro dobbiamo riprendere l’auto. In 5 minuti siamo al centro storico. Anche qui alte mura circondano una perla tutta da scoprire. Un labirinto di viuzze rese ancora più affascinanti dalle luce del crepuscolo. Riusciamo ad ammirare un tramonto spettacolare dalla scalinata di fronte alla Cattedrale di San Giacomo. Facciamo 2 passi sul lungomare all’imbrunire e qui scoviamo un ristorantino per la cena.
GIORNO 6 - Cosa vedere da Zara a Spalato
6.1 - SEBENICO
Ieri sera Sebenico ci è piaciuta così tanto che decidiamo di passarci qualche oretta anche stamattina. E mai decisione fu più azzeccata perchè un meraviglioso Sole ci accompagna per il lungomare, dove ci godiamo un caffè in uno dei tanti locali di fronte al mare. E’ domenica. Ci sediamo al caffè alle 10.00 e il locale è quasi vuoto. Verso le 11.00 non c’è più neanche un tavolino libero. Sbirciamo la gente del posto che si gode la domenica di festa passeggiando, sorseggiando un cappuccino e facendo 2 chiacchiere tra amici. Prima di pranzo continuiamo a girovagare per le vie di Sebenico rapiti da ogni angolino, uno più caratteristico dell’altro. Negozi vintage, oggetti strani appesi alle pareti delle case, gattini che si leccano al sole, fiori colorati che si inerpicano su per le abitazioni in pietra. Dovunque ti giri è magia.
Ed ecco quindi che Sebenico è la seconda località della nostra lista di cosa vedere da Zara a Spalato.
Pranzo Thai a Sebenico
Ed è magico anche il pranzo da Pakai, un minuscolo locale che fa pochi piatti orientali, tra cui Poke Bowl, Gyoza, Pad Thai, Bun e altro. Qualche tavolino di legno sulla strada, 2 o 3 tavoli all’interno ed un bancone alla finestra dove decidiamo di consumare i nostri Gyoza (da dividere), Bao con pulled pork ( per Paolo) e Pad Thai Veg (per me). Tutto delizioso ed anche super cheap. Ogni piatto lo abbiamo pagato solo 7,83 €.
Vi lascio qui il link della loro pagina instagram. Se siete a Sebenico dovete assolutamente andarli a trovare.
Per ora il miglior pasto in Croazia.
THE BEST FOOD
6.2 - TROGIR
A pancia piena ci avviamo verso Trogir.
Anche questa piccola cittadina è un gioiello. Parcheggiamo al di là del piccolo ponte e già da qui la vista del borgo è magnifica. Facciamo il breve tratto a piedi che costeggia da un lato le mura con edifici in stile veneziano, e dall’altro il mare con yacht e barche a vela mai viste. Alte palme e locali fanno da cornice ad una passeggiata sotto il sole quasi cocente del primo Aprile. All’ingresso della porta d’entrata al centro storico e nella piazza principale, 2 enormi uova di Pasqua dipinte con le immagini di Trogir danno un tocco di colore rendendo questo posto ancora più accattivante.
Devo dire che aver avuto la possibilità di visitare questo paesino con un sole splendente e un cielo azzurro ci ha resi anche oggi grati alla vita.
Ravioli tipici
Girovando per le vie un piccolo cartello fuori da una gelateria richiama la nostra attenzione. Raffigura dei ravioli e la scritta dice : ”secondo la ricetta conservata dalla vecchia famiglia di Trogir, fatti con il 100% di mandorle, senza additivi nè conservanti”.
Ne assaggiamo 2, uno ripieno ai fichi e l’altro al cioccolato e nocciole. Non ci fanno impazzire. Gusto un pò anonimo.
Tornando ai nostri consigli su cosa vedere da Zara a Spalato, non c’è dubbio che Trogir fa parte di questa lista.
6.3 - SPALATO
Tra rovine, giardini e pesce fresco
A onor del vero, vi devo dire che la prima parte di questo giorno 6 relativo a Spalato, fa parte in realtà del giorno 3 del nostro viaggio in Croazia. mentre la parte serale è proprio del giorno 6 del nostro viaggio. Per comodità e per rendere più scorrevole e meno macchinoso questo diario, ho deciso di inserire tutto il mio diario su Split ( questo il nome Croato), nel giorno 6 di questo articolo. Arriviamo verso le 10.00. Parcheggiamo in un parcheggio poco distante dal centro (e anche molto economico, solo 0,70 cent. l’ora). Prima fermata immancabile per un caffè che ci fa da sveglia e pronti in direzione centro storico. La parte più antica si erge intorno al palazzo di Diocleziano, un complesso fortificato che si trova al centro della città, e che fu eretto dall’imperatore romano tra il 295 e il 304 d. C. per trascorrerci gli ultimi anni della sua vita. Oggi le sue tentacolari rovine comprendono più di 200 edifici. Tra le sue pareti di pietra bianca e i cortili, trovano spazio una cattedrale e numerosi negozi, bar, caffè, hotel e abitazioni. Visitare la città antica significa scoprire meravigliose architetture, osservare le chiesette romaniche, i palazzi gotici, i portali rinascimentali delle case nobili e le facciate barocche.
L'alluce portafortuna
Entriamo nel cuore della città da Porta Aurea, ma non prima di aver toccato l’alluce del piede della grande statua di Gregorio di Nona ( e vi racconterò più avanti di come accarezzargli il ditone del piede ha dato i suoi frutti). Rimaniamo un attimo ad ammirare il dedalo di viuzze che ci si aprono davanti; ne scegliamo una. caso e, come piace a noi, ci perdiamo in questo meraviglioso labirinto, ra storia e architettura, profumi e sapori, rovine e restauri.
Tipico dolce di Pasqua
E’ proprio un odore ammaliante che mi porta ad entrare in un antico forno, dove tra le tante prelibatezze scelgo il tipico pane dolce di Pasqua. Lo scelgo nel formato mini ( che poi tanto mini non è), e lo assaggio. Sapore non proprio deciso, diciamo che assomiglia molto alla nostra Brioche siciliana ( quella che si mangia con la granita o il gelato, per capirci), solo che questa è completamente ricoperta di zucchero.
Pranzo a Spalato
Poco più avanti, capitiamo di fronte al mercato del pesce, e anche qui veniamo rapiti da un profumo accattivante, stavolta però di pescetti fritti. Questo odorino esce da un minuscolo ristorantino con pochissimi tavoli all’interno e 3 tavolini all’esterno. Ci accaparriamo l’ultimo tavolino fuori sul ciglio della stradina e ordiniamo il piatto di pesce per 2. Per 19 € circa ci portano un vassoio con un pò di merluzzetti, triglie, calamari e gamberi. Il tutto è una goduria per le nostre papille gustative. Semplice, fresco e tenerissimo. Il locale si chiama Zlatna Ribica. Ve lo consiglio per un pasto fugace ma delizioso.
I giardini di Majar e la splendida vista su Spalato
Dopo aver pranzato, dato il tempo a nostra disposizione, dobbiamo scegliere se visitare gli edifici storici e le chiese oppure salire fino ai giardini di Majar per arrivare alla fantastica vista di Spalato dall’alto. Optiamo per la seconda, quindi di buona lena saliamo su e sempre più su, fino ad arrivare al parco. Da qui la salita lascia pian piano il posto agli innumerevoli scalini. Arrivati ad un parco giochi, il numero dei gradini diventa ben preciso. C’è infatti una targa che segnala gli ultimi 314 scalini. La fatica viene ampiamente ripagata da ciò che ci aspetta sulla terrazza. Un enorme bandiera sventola imponente su una vista a 360 gradi di Spalato. Poco più avanti un altrettanto enorme ed imponente croce bianca domina l’altra parte della città.
La Riva
Nel ritornare all’auto percorriamo una parte della città che non avevamo ancora esplorato, ovvero il lungomare che chiamano La Riva. Un bellissimo viale molto ampio, con 2 file di palme che fanno da cornice ad una piacevole passeggiata. Da un lato palazzi d’epoca, spesso decadenti, ma proprio per questo affascinanti, e dall’altro lato un piccolo golfo, alle cui estremità ormeggiano barche dalle più svariate dimensioni.
C’è chi passeggia e chi si gode il tepore del sole sorseggiando un caffè seduto al tavolo di uno dei tanti locali e ristoranti situati sotto una delle 2 file di palme. Noi ci prendiamo un mega gelato da dividere, che però si rivela una grande delusione.
Spalato parte 2
Questa è la parte di diario relativa al “vero” giorno 6 del nostro viaggio a Spalato. Praticamente l’abbiamo visitata in parte durante il nostro terzo giorno e in parte durante il sesto giorno di viaggio. Il sesto giorno, essendoci arrivati tardo pomeriggio, abbiamo deciso di pernottarci. Questo alloggio è stato il più grande “Affarone” dell’intera settimana, perchè su Booking il suo prezzo iniziale era di 105,00 euro e con non so quanti sconti, il prezzo era sceso a 49,00. Noi, contattandoli direttamente, l’abbiamo avuta per 40 euro!
E devo dire che è anche una sistemazione top. Praticamente un monolocale nel centro storico (ma a 2 passi da un grande parcheggio a pagamento che noi, essendo sabato sera, non paghiamo). E’ tutto in stile hotel, dall’ingresso con le chiavi magnetiche che devi inserire per far accendere le luci, alle dotazioni di saponi nel bagno, alle lenzuola bianche e morbide. In più è dotato di cucina attrezzata e piccolo cortile interno adibito ad area comune. Vi lascio il link della struttura. Si chiama Apartment Korta.
Spalato in notturna
Vedere Split di sera fa un altro effetto. La zona del Palazzo di Diocleziano illuminata da luci calde, con la luna che brilla per metà, rendono quasto posto ancora più speciale. E’ sabato sera e immaginavamo di ritrovarci in mezzo ad una calca di gente pronta ad affrontare la movida notturna e invece ci ritroviamo in mezzo a strade e ristoranti quasi deserti, i tavoli all’aperto di qualche locale pieno di gente che sorseggia, alle 8 di sabato sera, caffè e cappuccini. Noi sgraniamo gli occhi a tal vista, abituati in Italia a fiumi di alcol tra cocktail, birre e calici di vino che la fanno da padroni nelle serate dei weekend.
Strane abitudini della Croazia
E rimaniamo ancora più sbigottiti quando andiamo ad ordinare un panino con una ribeye e un hamburger ad uno street food e mentre iniziamo a mangiare ( sottolineo: stiamo mangiando alle 8 di sera, non a mezzanotte), il tizio del banchetto inizia a smontare tutto, chiude le saracinesche e praticamente sta lì ad aspettare che gli riconsegniamo i vassoi…mah… strane abitudini della Croazia.
Ed ecco che Spalato, ovviamente, non può non essere annoverata nel nostro elenco su cosa vedere da Zara a Spalato.
CONCLUSIONI
Termina qui il nostro articolo su cosa vedere da Zara a Spalato. Ma in realtà il nostro viaggio continua nei giorni 7, 8 e sorpresa…anche nel giorno 9. Se vuoi sapere come e dove continua, e soprattutto qual’è la sorpresa del giorno 9, allora devi assolutamente andare a leggere l’articolo su “Cosa vedere da Dubrovnik a Spalato” (ovviamente potrai saltare la parte su Spalato, che hai già letto in questo articolo). Qui troverai anche il diario dei primi giorni in Croazia.
Speriamo che leggendo queste pagine, siate stati rapiti dalla curiosità di andare a visitare queste località. Per noi sono state delle sorprese inaspettate. Sono sempre più convinta che è proprio quando non si hanno aspettative, che “Succede sempre qualcosa di meraviglioso” (cit. Gianluca Gotto)
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Se siete arrivati a questo punto, vuol dire che avete letto tutto il mio articolo e per questo innanzitutto vi ringrazio.
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Fate Buon Viaggio e Godetevi Ogni Attimo
Anna e Paolo