Se state cercando un’itinerario per scoprire cosa vedere in Abruzzo in 3 giorni e magari cercate proprio la guida perfetta per un on the road in questa magnifica e sorprendente regione italiana, allora siete capitati nel posto giusto, o meglio, nel blog giusto! Vi daremo consigli e notizie utili per organizzare il vostro viaggio di 3 giorni in Abruzzo, fornendovi un percorso da seguire che vi porterà alla scoperta di alcuni dei borghi più belli d’Italia, di paesi medievali, meravigliosi castelli e rocche e ovviamente anche di natura.
COSA VEDERE IN ABRUZZO IN 3 GIORNI-
UN PO' DI NOTIZIE
L’Abruzzo è una regione davvero poliedrica. Grazie alla grande varietà di paesaggi e attrattive, attira turisti durante tutto l’anno. D’inverno è meta molto gettonata da sciisti e appassionati di sport invernali, grazie a località come Roccaraso,Campo Felice, Ovindoli e Campo Imperatore. In questo regione si trovano infatti ben 3 Parchi Nazionali: il Parco Nazionale d’Abruzzo, Il Parco della Maiella e il Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti Laga. Tali mete sono molto gettonate anche in estate, così come tutta la zona costiera, con rinomate località balneari come Silvi Marina, Alba Adriatica, Roseto degli Abruzzi e Montesilvano (solo per citarne alcuni).
Anche gli appassionati di storia e arte trovano qui in Abruzzo pane per i loro denti. Numerosi infatti sono i paesi che sono stati insigniti del titoli di Borghi più Belli d’Italia. Per non parlare dei meravigliosi castelli che svettano sulle colline dell’entroterra.
In questo articolo, come già accennato, parleremo di cosa vedere in Abruzzo in 3 giorni e ci soffermeremo nella provincia dell’Aquila. Quindi aspettatevi di visitare con noi paesi medievali, borghi, castelli, alte vette e di assaggiare confetti e arrosticini.
DOVE DORMIRE
Durante il nostro on the road in Abruzzo abbiamo deciso di soggiornare per tutto il periodo della nostra permanenza in questa regione, in un meraviglioso b&b a San Benedetto in Perillis, un piccolo paesino di circa 95 abitanti.
Paola e il marito hanno deciso di ristrutturare un grande edificio in pietra, mantenendo le caratteristiche strutturali ed emozionali e dandogli qua e là un tocco di lusso e charme. Ed è proprio così che hanno deciso di chiamare il loro b&b: Charme in Perillis. Un’oasi di relax, storia e sensazioni uniche. La vista dalle camere, ognuna diversa dall’altra, e dai tavolini dove si può fare colazione, è impagabile. Inoltre si trova in un punto strategico per visitare tutti i luoghi di cui vi parleremo qui di seguito.
COSA VEDERE IN ABRUZZO IN 3 GIORNI-
L'ITINERARIO
Senza troppi indugi vi lasciamo subito le tappe del nostro itinerario di cosa vedere in Abruzzo in 3 giorni:
Giorno 1- Celano e Aielli (A)
Giorno 2- Sulmona (B) e Pacentro(C)
Giorno 3- Santo Stefano in Sessanio (D), Rocca Calascio(E) e Campo Imperatore(F)
Ovviamente se avete possibilità di restare un giorno in più, vi consigliamo di visitare Campo Imperatore in una giornata a sé, soprattutto se si vuole fare qualche percorso di trekking.
COSA VEDERE IN ABRUZZO IN 3 GIORNI
GIORNO 1-CELANO E AIELLI
Iniziamo il nostro itinerario di cosa vedere in Abruzzo in 3 giorni, con il grazioso borgo di Celano e il suo castello da fiaba e il paesino di Aielli, una vera e propria galleria a cielo aperto. I 2 paesi distano l’uno dall’altro 11 km percorribili in circa 18 minuti in auto, quindi perfetti da visitare nella stessa giornata.
Celano
Celano è uno dei borghi più celebri della Marsica,
La storia di Celano ha avuto inizio circa 18.000 anni fa, confermato dalla presenza umana dell’insediamento palafitticolo delle “Paludi”, in cui sono state rinvenute strutture “paliformi” lignee, risalenti all’Età del Bronzo, e una necropoli del X secolo a.C.
Oltre al famoso Castello Piccolomini e alle gole di Celano, il borgo presenta numerose Chiese degne di nota.
Il Castello Piccolomini
La principale attrazione di Celano è sicuramente il Castello Piccolomini. Il biglietto d’ingresso (al momento della nostra visita, ovvero luglio 2024) costa 5 € per gli adulti, ma per avere notizie sempre aggiornate su giorni e orari di visita e costo dei biglietti, vi consigliamo di visitare il loro sito qui
Il castello Piccolomini si affaccia sulla piana del Fucino, un tempo occupata dal terzo lago più grande d’Italia. Protetto da una possente cinta muraria segnata da camminamenti e bastioni, è costituito da un blocco centrale di forma rettangolare e da quattro torri angolari merlate. Dal 1992 è sede del Museo d’arte sacra della Marsica e della Collezione Torlonia.
Esso è uno stupendo connubio di elementi architettonici medievali e rinascimentali: costruito inizialmente per puro scopo difensivo, le diverse modifiche lo trasformarono in una residenza fortificata per le famiglie che, nel corso dei secoli, si succedettero nella proprietà del castello.
Le Grotte di Celano
L’altra attrazione di rilievo del borgo sono le grotte di Celano. Le gole sono scavate all’interno dell’Appennino centrale, in una zona naturale tra i comuni di Celano, Aielli e Ovindoli. Ci troviamo all’interno del parco naturale regionale Sirente-Velino. Il canyon che si è venuto a creare e nel quale potrai fare il trekking, segna il punto di incontro tra la catena montuosa del Sirente e il monte Tino.
L’ingresso al trekking alle Gole di Celano inizia presso un ampio parcheggio dopo il ristorante Le Foci. Qui puoi lasciare l’automobile. Siamo vicini al borgo di Aielli. Per arrivare dovrai percorrere una stretta strada di circa 1,5 chilometri che, dopo un primo tratto, diviene sterrata.
Le gole di Celano vere e proprie hanno una lunghezza di 4 chilometri. Il trekking che dal parcheggio arriva fino alla Fonte degli Innamorati, però, si snoda per 4,5 chilometri a tratta, per un totale di 9 chilometri tra andata e ritorno.
Il percorso vi porterà via tra le 2 ore e mezza e le 3 ore. Noi purtroppo non siamo riusciti a visitarle perché siamo arrivati tardi al Castello. Ma se siete amanti della natura sicuramente sono da non perdere. Abbiamo preso queste notizie sulle gole da questo articolo secondo noi fatto molto bene e che potete consultare qui.
Aielli
La cittadina abruzzese di Aielli è divenuta celebre negli ultimi anni grazie ad un Festival di Street Art di fama internazionale chiamato “Borgo Universo“. E sono proprio i suoi innumerevoli Murales e le varie opere d’arte che attirano qui numerosi turisti.
Aielli sorge a 1021 metri di altitudine ed è conosciuta come il “Balcone della Marsica“. Esso infatti domina dall’alto la valle del Fucino. Le sue origini sembrano addirittura risalire all’età del Bronzo. Oggi è divisa in 2 nuclei: la parte bassa chiamata anche Aielli stazione e la parte alta (più antica).
Per noi è stato molto divertente gironzolare per le sue vie alla ricerca dei bellissimi Murales che dal 2017 abbelliscono le pareti di molti edifici. Il progetto Borgo Universo è nato come un festival che doveva coniugare Street Art e astronomia con l’obiettivo di raccontare, attraverso l’arte, la storia del paese e i collegamenti che questo aveva con il mondo dell’astronomia. Dopo il grande successo della prima edizione, però, Borgo Universo è diventato molto popolare ed ora continua ad essere organizzato ogni anno nel mese di agosto, attirando sempre più artisti e dando vita a quello che ormai viene definito un “Museo a cielo aperto”.
La Torre Medievale o Torre delle Stelle
Se venite ad Aielli non potete non salire fino su in cima al paese per ammirare la Torre medievale e il panorama che si gode da questo punto.
Costruita nel 1356 sulle rovine di un precedente torrione, dal 2002 la torre è sede di un osservatorio astronomico, tanto che è conosciuta anche come “torre delle stelle”, mentre dal 2019 ospita il museo della Luna che è dotato di una biblioteca scientifica specializzata.
Nel momento della nostra visita (luglio 2024) gli spazi esterni ospitavano un’interessante mostra di opere in ferro sul tema della lettura.
Inoltre è proprio qui che potrete ammirare la parete su cui è trascritto l’intero romanzo Fontamara di Ignazio Silone.
COSA VEDERE IN ABRUZZO IN 3 GIORNI
GIORNO 2- SULMONA E PACENTRO
Il secondo giorno lo dedichiamo alla visita di Sulmona, la città dei confetti e Pacentro, uno dei Borghi più belli d’Italia. Le 2 cittadine sono vicinissime l’una all’altra, distando solo 8 km (12 minuti circa in auto).
Sulmona, la città dei confetti
A Sulmona abbiamo dedicato la prima metà della nostra seconda giornata in Abruzzo. Una cittadina molto piacevole in cui passeggiare, malgrado le temperature estive. Abbiamo infatti apprezzato le numerose fontane da cui sgorgava ottima acqua potabile con cui rinfrescarsi. Nel centro storico sono disseminati molti negozi di confetti, per cui la città è famosa in tutto il mondo. Fermatevi ad ammirare le divertenti composizioni fatte proprio di confetti, davvero belle e coloratissime e non mancate di acquistare qualche souvenir che sarà sicuramente. molto apprezzato. Noi amanti del vintage, siamo rimasti affascinati dalle tante insegne d’epoca che abbiamo trovato qua e là per le vie acciottolate.
Dove mangiare a Sulmona
Per un’esperienza culinaria indimenticabile a Sulmona, non possiamo che consigliarvi un ristorante aperto da pochissimo, situato nel cuore del centro storico. Il locale è a conduzione familiare, gestito da un giovane chef insieme alla moglie e al fratello. Il progetto è quello di far sì che il cliente possa provare un’esperienza che appaghi non solo il gusto ma anche la vista, con piatti sapientemente preparati e rivisitati utilizzando alimenti autoprodotti e a km zero. Noi abbiamo optato per il loro menù “Raccolto”, ovvero un menù degustazione che ci ha permesso di assaporare la bontà di 5 pietanze diverse del loro menù che varia spesso, proprio perché segue la stagionalità degli ingredienti utilizzati. Un’altra cosa che abbiamo apprezzato è che hanno personalizzato il menù sulla base della nostra intolleranza al lattosio.
Stiamo parlando di Semina Cucina Agricola. Potete consultare il loro menù qui.
Pacentro, uno dei Borghi più belli d'Italia
La cittadina di Pacentro si trova all’interno del Parco Nazionale della Majella a quasi 700 metri d’altitudine ed è stata inserita nel “Club dei Borghi più belli d’Italia”. Le prime notizie risalgono al VII sec, ma é durante l’epoca normanna (X-XI sec.) che prende forma il borgo con abitazioni che vengono costruite tutt’attorno ad una fortezza. Il suo centro medievale è facilmente visitabile a piedi.
Cuore del paese è Piazza del Popolo che ospita una magnifica fontana seicentesca e la Chiesa di Santa Maria Maggiore o della Misericordia risalente al Quattrocento. Vicino Piazza del Popolo si trova anche Palazzo Rocca, un luogo che attualmente ospita il Municipio e il Museo Civico. Da non perdere il Castello dei Caldora la cui struttura originaria si fa risalire al X secolo. Esso è costituito da quattro torri quadrate, ma oggi ne sono visibili solo tre, disposte a quadrilatero e tre torrioni rotondi a rinforzo della cinta esterna. Il biglietto d’ingresso cosa solo 2€ e la vista che si ha da una delle torri nella quale si può salire fino in cima, è davvero spettacolare. Da quassù si può ammirare anche la forma molto particolare del paese.
COSA VEDERE IN ABRUZZO IN 3 GIORNI
GIORNO 3- SANTO STEFANO DI SESSANIO-ROCCA CALASCIO E CAMPO IMPERATORE
Il terzo giorno in Abruzzo sarà pieno di meraviglia e stupore. Le 3 località di cui parleremo qui di seguito vi lasceranno senza fiato per i panorami tra le montagne, i castelli da cartolina e i borghi che sono dei veri e propri gioielli.
Santo Stefano di Sessanio
Iniziamo il terzo giorno del nostro itinerario in Abruzzo con uno dei Borghi più belli d’Italia, Santo Stefano di Sessanio. Il paese è servito da numerosi e comodi parcheggi proprio in prossimità delle porte d’ingresso (al momento della nostra visita erano anche gratuiti). In 2 minuti a piedi si accede al borgo e gli occhi iniziano a sgranarsi ad ogni angolo. Potrete percorrere deliziose vie acciottolate, con angoli fioriti, negozi di artigianato scavati nella roccia e tipici locali dove poter assaporare prodotti del territorio. Da non perdere lo strettissimo passaggio (Vico del bacio), dove Paolo ha fatto da cavia (per fortuna che è in forma😝) e la lunga grotta davvero caratteristica.
Visibile da lontano, mentre si arriva al paese, la Torre Medicea alta 20 metri, completamente restaurata, che si può visitare ad orari stabiliti con una guida locale (ingresso gratuito con donazione)
Rocca Calascio
Rocca Calascio è uno di quei luoghi che si deve visitare almeno una volta nella vita.
Si tratta di una piccola frazione della cittadina abruzzese di Calascio. Un’antico borgo di origini medioevali che sorge su un’altura a 1460 metri d’altitudine. Situata a circa tre chilometri dal comune Calascio, Rocca Calascio ospita una fortezza che è stata costruita intorno al XII secolo in una posizione strategica che consentiva di controllare le vallate abruzzesi.
Per arrivare in cima alla fortezza, bisogna fare una breve scalata, che può essere impervia se non si è allenati e se non si hanno scarpe comode, più che altro per il terreno dissestato, prevalentemente sassoso. Ma la vista che si gode una volta in cima vale assolutamente la fatica della scalata. Vi sembrerà di essere arrivati in un luogo senza tempo. Parliamo di uno tra i panorami più suggestivi d’Abruzzo che comprende i principali gruppi montuosi dell’Appennino. A nord, infatti, si vedere l’intera catena del Gran Sasso, a sud-est la Majella e a sud-ovest il Sirente
Ci sono 2 modi per raggiungere il castello: quello più semplice, ovvero parcheggiare appena arrivati a Rocca Calascio e proseguire a piedi fino in cima, oppure come abbiamo fatto noi, parcheggiare a Calascio e fare il sentiero di 2 km circa che passa tra gli alberi, attraversando qua e là la strada dove passano le auto e che porta fino a Rocca Calascio; da lì i 2 sentieri si uniscono.
Il Castello di Rocca Calascio
Secondo alcune fonti il Castello di Rocca Calascio fu costruito da Ruggero II d’Altavilla nel XII secolo sui resti di una preesistente fortificazione d’origine romana. La sua posizione, che lo vede situato tra l’altopiano di Campo Imperatore, la valle del Tirino e l’altopiano di Navelli, rendeva questa fortezza un vero centro di controllo strategico.
Nel corso dei secoli il Castello fu di proprietà di diverse famiglie nobili come i Pagliara, i Colonna, i Piccolomini, i Todeschini, i Cattaneo, i Medici e i Borbone che modificarono più volte l’aspetto dell’edificio.
In seguito ai lavori di ristrutturazione compiuti negli anni Ottanta, che hanno permesso un recupero architettonico-funzionale della struttura, il Castello è ora visitabile gratuitamente.
Dopo la ristrutturazione del Castello di Rocca Calascio anche il piccolo borgo posto sotto la fortezza è stato oggetto di interventi atti alla sua valorizzazione. Così molte delle abitazioni dell’antico centro abitato sono diventate strutture ricettive, ristoranti, piccole taverne o negozietti dove acquistare qualche ricordo.
Dove mangiare a Calascio
Noi ci siamo fermati a pranzo presso la trattoria Da Clara, nel borgo di Calascio a 3 km da Rocca Calascio. Piccolo ristorantino con cucina locale. Abbiamo assaggiato gli gnocchi al sugo, le fettuccine ai funghi e gli arrosticini. Tutto ottimo e soprattutto la pasta è fatta in casa. Proprio all’ingresso della trattoria c’è il sentiero a piedi che porta a Rocca Calascio.
Campo Imperatore
Campo Imperatore, anche detto “piccolo Tibet”, è il vasto altopiano che si allunga per 27 km nel Parco nazionale del Gran Sasso, tra i 1600 e i 2100 metri di quota. In inverno è meta prediletta per chi ama sciare, in estate è il luogo ideale per gli appassionati di trekking che hanno a disposizione numerosi sentieri. Il suo territorio attraversa diversi comuni come Calascio, Castel del Monte, L’Aquila e Santo Stefano di Sessanio.
Campo Imperatore regala magnifici paesaggi, circondati dalle più alte vette degli Appennini come il Corno Grande (2912 metri) e il Monte Camicia (2564 metri). Paesaggi così strabilianti che sono stati spesso scelti come set di diverse pellicole cinematografiche.
D’estate, tra i sentieri più frequentati, c’è quello che dall’albergo di Campo Imperatore (dove fu imprigionato Benito Mussolini nel 1943) arriva al Corno Grande. Percorrendo un dislivello di 920 metri in circa tre ore arriverai alla cresta ovest del Corno Grande. Passerai inizialmente per il giardino botanico, l’osservatorio astronomico e il rifugio Duca degli Abruzzi, per poi immergerti totalmente nella natura intatta. Considera che per questo percorso saranno necessarie circa 3 ore per la salita e un paio d’ore per scendere, seguendo i segnavia 3 e 3a.
Dove mangiare a Campo Imperatore
Sulla strada per arrivare a campo Imperatore troverete dei Food Truck e potrete mangiare nella valle con la meravigliosa vista delle montagne. Noi abbiamo invece optato per fermarci all’Ostello che si trova proprio arrivati in cima, nei pressi della stazione della seggiovia. Fai lo scontrino al bar all’interno e ti rechi fuori presso il truck, a ritirare il cibo. Noi abbiamo preso 12 arrosticini, patate al forno e un panino con salsicce e friarielli…. tutto da urlo! e abbiamo speso 25 €.
COSA VEDERE IN ABRUZZO IN 3 GIORNI
CONCLUSIONI
Che dire…con questo articolo speriamo di averti convinto a vistare questa meravigliosa parte del vasto territorio abruzzese. E speriamo di aver largamente risposto alla domanda su cosa vedere in Abruzzo in 3 giorni. Noi sicuramente torneremo per esplorare le altre zone di questa regione che ci ha lasciati senza parole.
Se questo itinerario di cosa vedere in Abruzzo ha catturato la tua attenzione e vorrai replicarlo, non esitare a contattarci per avere ulteriori informazioni. Se invece conosci già l’area e hai consigli per i nostri lettori, scriviceli nei commenti.
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